17/03/2022 14:36

COMUNICATO STAMPA SUI RISULTATI AL 31.12.2021

LU-VE GROUP: 2021 L’ANNO DEI RECORD - A febbraio 2022 il portafoglio ordini sfiora € 200m (+124%)

I. Approvata la relazione finanziaria consolidata al 31 dicembre 2021

 

Nel 2021 il gruppo ha conseguito :

  • Fatturato € 492,0 milioni (+22,6%) rispetto all’esercizio 2020; a cambi costanti il fatturato sarebbe cresciuto del 23,5%).
  • EBITDA € 60,8 milioni (+34,6%).
  • Utile netto € 24,8 milioni (+131,6%).

· Posizione finanziaria netta negativa per € 121,9 milioni, al 31 dicembre 2021 (+14,1%).

  • Portafoglio ordini di € 180,2 milioni (+134,0%).

II. Variazione del calendario finanziario

III. Proposto un dividendo di € 0,35 per azione

IV. Convocata l’Assemblea ordinaria della Società per il giorno 29 aprile 2022

V. Proposta di autorizzazione assembleare all’acquisto e alla disposizione di azioni proprie

VI. Approvate la Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari per l’esercizio 2021, e la Relazione annuale sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti


 

 

Uboldo (Va) 17 marzo 2022 – Il Consiglio di Amministrazione di LU-VE S.p.A., riunitosi in data odierna, ha esaminato e approvato la relazione finanziaria consolidata e la dichiarazione consolidata di carattere non finanziario al 31 dicembre 2021.

“Il 2021, il trentacinquesimo anno di attività di LU-VE Group, è stato molto positivo, caratterizzato da una domanda attiva, nonostante un forte aumento dei prezzi dei materiali e le difficoltà di approvvigionamento. – ha dichiarato Iginio Liberali, presidente di LU-VE Group – Abbiamo raggiunto un fatturato di €492 milioni, siamo cresciuti del 22,6% sull’anno precedente e il risultato netto è più che raddoppiato. Il fatturato 2021 è cinquanta volte quello del nostro primo anno di attività. È il frutto di una crescita costante interna e per acquisizioni, basata sui valori professionali di una comunità di lavoro internazionale che unisce le culture in un processo di ibridazione, guidato verso l’innovazione dei prodotti e dei processi aziendali. Grazie alla squadra LU-VE che ha reso possibile tutto questo”.

 

 

I. RELAZIONE FINANZIARIA CONSOLIDATA

Il quadro generale

L’esercizio 2021 ha visto per LU-VE Group una crescita organica del fatturato prodotti (+23,0%), più che doppia rispetto alla media degli ultimi cinque anni e allo stesso tempo una crescita del portafoglio ordini a livelli mai registrati nella storia del Gruppo (€ 180,2 milioni, +134% rispetto al dicembre 2020).

Il fortissimo andamento degli ordinativi a partire dal secondo trimestre 2021 è riconducibile allo scenario generale di ripresa post pandemia ed è il frutto degli investimenti degli anni precedenti, sia in attività di ricerca e sviluppo mirata allo studio di nuovi scambiatori per l’utilizzo dei fluidi naturali “green” a basso impatto ambientale, sia in nuove linee di produzione dedicate a questi innovativi scambiatori di calore che hanno permesso di intercettare una domanda in forte crescita. Grazie a queste attività il Gruppo è quindi riuscito ad accrescere la propria reputazione, ma soprattutto le sue quote di mercato nei segmenti più innovativi e sensibili ai temi dell’efficientamento energetico e delle soluzioni a basso impatto ambientale.

Il 2021 è stato un anno molto complesso sul fronte della “supply chain”, non solo a causa dei fortissimi aumenti dei prezzi delle materie prime, dei componenti, dei servizi logistici e dell’energia, ma soprattutto per la costante necessità di fronteggiare e monitorare rischi di “shortage” della disponibilità di materiali e componenti critici, per la corretta alimentazione dei processi produttivi.

Questa situazione, abbinata a una domanda a tratti isterica, ha costretto il Gruppo e in generale il mondo delle imprese produttive, a rivedere le logiche di stoccaggio ispirate al rigoroso rispetto dei principi del “just in time”. Inoltre, le nuove ondate e i fenomeni di recrudescenza della diffusione della pandemia in diverse aree del mondo (con andamenti temporali e misure di contenimento differenziate) hanno ulteriormente aggravato la crisi della logistica, soprattutto per le merci provenienti dai paesi dell’Asia Pacifico, generando inefficienze produttive a causa degli elevati, e a volte improvvisi incrementi dei tassi di assenteismo negli stabilimenti del Gruppo. In questo difficile scenario, la buona alimentazione dei siti produttivi e l’adeguato livello di servizio ai clienti sono stati garantiti dalla strategia di allargamento e differenziazione delle fonti di approvvigionamento, da tempo messa in atto, e dalla crescente flessibilità organizzativa.

I ricavi e il portafoglio ordini

L’esercizio 2021 LU-VE Group ha registrato la crescita impetuosa delle vendite di prodotti (+23%), che hanno raggiunto € 483,1 milioni, e al contempo un innalzamento, continuo e progressivo, del portafoglio ordini.

I “Ricavi e proventi operativi” hanno registrato un incremento del 22,6% (€ 90,6 milioni), +23,5% a cambi costanti.

La crescita è dovuta in massima parte agli accresciuti volumi e dal cambiamento del mix delle vendite, mentre l’8,8% deriva dall’aumento dei prezzi.

Il valore del portafoglio ordini, dopo aver toccato per la prima volta il valore di € 100 milioni alla fine del mese di marzo 2021, è cresciuto progressivamente superando € 150 milioni alla fine di luglio, per poi raggiungere il valore record di € 180,2 milioni in chiusura dell’anno (+134,0% sul 2020).

Questi andamenti confermano la resilienza del modello di business e la validità della strategia del Gruppo, mirata a un progressivo ampliamento dei campi di applicazione e all’estensione della presenza internazionale, con l’obiettivo di ridurre la dipendenza dai singoli segmenti di mercato o dai singoli paesi.

Il fatturato del Gruppo non dipende in misura significativa da singoli contratti commerciali o industriali. Alla fine del 2021, i ricavi di vendita relativi ai primi dieci clienti del Gruppo rappresentano poco più del 32% del totale: il maggiore, un gruppo internazionale servito in diversi paesi, vale il 4,6%.

I mercati geografici

L’Unione Europea, con €373,8 milioni di fatturato e un’incidenza del 77,4% sul totale delle vendite, si conferma l’area geografica più importante per il Gruppo.

In virtù della fortissima crescita delle vendite realizzate in Italia nel 2021 (+39% pari a € 90,8 milioni), la percentuale di export scende leggermente attestandosi poco sopra l’81%.

Tra i paesi che hanno fatto registrare i maggiori incrementi nel 2021 si segnalano in particolare Francia, Polonia, Repubblica Ceca, Germania, Cina e USA. Molto negativa la performance in Danimarca, dopo l’exploit degli anni precedenti; in calo significativo anche Finlandia e in Turchia, a causa di alcuni specifici progetti.

 

I segmenti di prodotto e di applicazione

Nel 2021, la SBU “Components” ha raggiunto un fatturato di € 275,6 milioni, con una crescita del 38,6% in tutti i segmenti di applicazione. La performance è stata trainata principalmente dagli scambiatori applicati a banchi refrigerati per supermercati, pompe di calore, trasporto refrigerato e asciugabiancheria ad alta efficienza energetica.

La SBU “Cooling Systems” è invece cresciuta del 7,1% con un fatturato pari a € 207,5 milioni, in virtù di un andamento disomogeneo dei diversi segmenti di applicazione.

La refrigerazione commerciale e industriale (ancora una volta frutto della crescente presenza nelle applicazioni a fluidi naturali ad alta efficienza energetica) e le soluzioni per i data center hanno registrato rispettivamente +20% e +17%.

In forte rallentamento i progetti di “district heating”, legato al venir meno degli incentivi in un mercato molto particolare.

Il segmento “industrial cooling”, dopo un avvio in sofferenza a causa del trascinamento degli effetti negativi della pandemia (-18% alla fine del primo semestre), ha poi mostrato un buon recupero nella seconda parte dell’anno, contenendo il calo a -7%, ma con un portafoglio ordini (a fine 2021) ritornato in linea con le medie storiche, grazie allo sblocco di alcuni grandi progetti che avevano subito continui slittamenti a partire dalla primavera del 2020.

Sul lato delle vendite, la straordinarietà delle condizioni di approvvigionamento ha portato per la prima volta nella storia il Gruppo ad aumentare per tre volte i listini di vendita dei prodotti ventilati, nel corso dell’anno solare e di nuovo all’inizio del 2022.

La SBU “Components” applica un meccanismo di adeguamento automatico dei prezzi di vendita che ha dimostrato la sua validità nel corso dell’anno. Insieme, ai clienti è stato avviato un processo di revisione di alcune regole e dei parametri di funzionamento, per tenere conto delle mutate condizioni di mercato.

Nel corso del 2021 è proseguito il programma di razionalizzazione della gamma degli apparecchi ventilati per la refrigerazione commerciale e industriale, con il lancio di nuove linee di prodotti “indoor” e con la creazione di una piattaforma condivisa per gli apparecchi “outdoor” che impiegano fluidi naturali.

Negli Stati Uniti, nel mese di marzo è stata completata la costruzione del primo lotto del nuovo stabilimento. In maggio, nel pieno rispetto dei tempi previsti, è stata avviata la produzione degli scambiatori per i quali era stato firmato, nei mesi precedenti, un accordo pluriennale con un importante cliente. In parallelo nei primi mesi dell’anno, in considerazione del ritardo causato dalla pandemia nello sviluppo dei piani di crescita nel Paese, il Consiglio di Amministrazione ha deciso di riscadenzare la pianificazione temporale dei passi successivi di ampliamento del nuovo stabilimento, negoziando un’estensione del contratto di affitto del sito originale, in cui opera la controllata Zyklus.

A partire dal mese di agosto, il plant indiano di Spirotech ha progressivamente avviato il piano di back-up della capacità produttiva, a sostegno degli stabilimenti europei della “SBU Components”. Il programma prevede il trasferimento di alcuni clienti/linee di prodotto, per dedicare gli stabilimenti in Europa a prodotti di maggiore valore aggiunto, con più elevati livelli di customizzazione e con lotti di produzione medio-piccoli.

I risultati reddituali

Il “Margine Operativo Lordo (EBITDA)” è stato di € 60,8 milioni (12,4% dei ricavi) rispetto a € 45,2 milioni (11,3% dei ricavi) del 2020. Nel corso del 2021, non c’è stato alcun impatto di costi non rientranti nella gestione ordinaria, mentre l’EBITDA adjusted del 2020 sarebbe stato pari a € 45,5 milioni.

La variazione rispetto all’EBITDA adjusted del precedente esercizio (aumento di €15,3 milioni; +34%) è stata generata per € 16,4 milioni dalla contribuzione sui volumi aggiuntivi e per € 35,3 milioni dall’aumento dei prezzi di vendita, al netto di € 36,4 milioni derivanti dall’incremento dei costi delle principali materie prime.

Il “Risultato Operativo (EBIT)” è di € 32,7 milioni (6,7% dei ricavi) rispetto a € 15,5 milioni (3,9%) del 2020, con un incremento del 111,7%. Al netto degli ammortamenti del “goodwill” derivante dalle acquisizioni sarebbe stato pari a € 37,1 milioni (7,5% dei ricavi).

Il “Risultato netto dell’esercizio ” è di € 24,8 milioni (5% dei ricavi) rispetto a €10,7 milioni (2,7%) del 2020. L’incremento è dovuto principalmente all’aumento di EBITDA e ad ammortamenti per € 1,8 milioni e alla riduzione degli oneri finanziari, al netto della variazione del “fair value” dei derivati (che ha generato un impatto positivo di circa € 4,9 milioni), inclusivo delle differenze cambio positive per € 0,5 milioni (negative per € 2,4 milioni lo scorso anno). Il risultato netto non è influenzato da oneri che non rientrano nella gestione ordinaria.

Il capitale circolante netto

Il capitale circolante operativo di Gruppo (dato dalla somma delle rimanenze e dei crediti commerciali al netto dei debiti commerciali) al 31 dicembre 2021 ammonta a € 70,8 milioni, pari al 14,4% delle vendite (€ 35,8 milioni e 8,9%, nel 2020).

L’incremento è legato alla scelta strategica di investire, in maniera importante, per aumentare le scorte di sicurezza di materie prime (senza rischio di obsolescenza), in modo da poter garantire ai clienti termini di consegna in linea con le loro aspettative e di poter quindi sfruttare appieno il vigore della domanda di mercato. Normalizzando tale effetto, il capitale circolante operativo al 31 dicembre 2021 sarebbe stato pari a circa € 56,6 milioni (11,5% delle vendite).

La posizione finanziaria netta, gli investimenti e la generazione di cassa

La posizione finanziaria netta è negativa per € 121,9 milioni (€ 106,8 milioni, al 31 dicembre 2020), con un aumento di € 15,1 milioni principalmente dovuto investimenti (€ 33,5 milioni), incremento del capitale circolante operativo (€ 35,0 milioni) e distribuzione di dividendi (€ 6,5 milioni), al netto di circa € 58,0 milioni di flusso di cassa positivo della gestione.

Normalizzando la posizione finanziaria netta in considerazione dell’effetto straordinario sul valore delle giacenze, il dato al 31 dicembre 2021 sarebbe stato negativo per € 107,7 milioni (con un peggioramento di € 0,9 milioni, rispetto al 31 dicembre 2020).

Nell’anno 2021, il flusso di cassa della gestione rettificato delle componenti non operative è stato di € 15,8 milioni.

L’indebitamento è tutto posizionato sul medio e lungo termine e la liquidità presente al 31 dicembre 2021 ammonta a circa € 248,3 milioni.

 

Il patrimonio netto

Al 31 dicembre 2020, il patrimonio netto consolidato ammonta a € 172,1 milioni, rispetto a € 150,9 milioni dell’anno precedente. L’incremento (€ 21,2 milioni) è sostanzialmente dovuto al risultato dell’esercizio (€ 24,8 milioni) rettificato dalla distribuzione di dividendi (€ 6,5 milioni) e dall’effetto positivo della riserva di conversione (€ 3,9 milioni).

 

Politiche ESG

Già nel 2020, LU-VE Group ha avviato un processo formale di definizione delle strategie di sostenibilità, basandosi anche sulla storia aziendale, che ha visto il Gruppo tra i “first movers” nell’applicazione delle tematiche ambientali agli scambiatori di calore, già a metà degli anni ‘80.

Tale attività è continuata nell’esercizio 2021.

Con l’obiettivo di favorire l’implementazione del “Green Deal” e facilitare l’orientamento degli investimenti verso attività economiche ecosostenibili, la Commissione Europea ha introdotto nel 2020 il Regolamento (UE) 2020/852 – EU Taxonomy Regulation (“Tassonomia” o “Regolamento”). La “Tassonomia” istituisce un sistema unificato di classificazione per la definizione delle attività economiche che possono essere considerate ecosostenibili.

In linea con le richieste normative, si è svolta un’analisi delle attività del Gruppo con l’obiettivo di individuare le attività ammissibili rispetto ai primi due obiettivi della “Tassonomia”: mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici. In particolare, nel rispetto degli elenchi delle attività economiche riportati negli Allegati 1 e 2 dell’Atto delegato del Regolamento, sono state classificate come eligible rispetto all’obiettivo “Mitigazione dei cambiamenti climatici”, le seguenti attività economiche:

  • prodotti che utilizzano la CO 2 come fluido refrigerante;
  • prodotti che utilizzano altri fluidi refrigeranti naturali (idrocarburi, ammoniaca, acqua glicolata);
  • prodotti che utilizzano fluidi refrigeranti A2L;
  • scambiatori di calore ad alta efficienza energetica;
  • team e laboratorio di Ricerca e Sviluppo;
  • software per il dimensionamento dei sistemi a CO 2;
  • soluzioni dedicate agli impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili.

Nella tabella sottostante vengono riportati i KPI di turnover, CAPEX e OPEX, ovvero la quota percentuale generata da attività eligible e non eligible.

KPI

2021

Quota eligible

Turnover

47,3%

CAPEX

39,2%

OPEX

49,5%

Nel corso del 2021, si è costituito il Sustainability Office, a diretto riporto del COO, con l’obiettivo di assicurare una gestione capillare dei progetti a livello internazionale. Il Report di Sostenibilità (rendicontazione delle prestazioni non finanziarie, ex D.Lgs 254/16), è stato definito in conformità ai GRI Standards ed è sottoposto a revisione limitata da parte della società di revisione.

Nel 2021, il Gruppo ha avviato una collaborazione con l’Osservatorio Food Sustainability, nell’ambito degli “Osservatori Digital Innovation” della School of Management del Politecnico di Milano per approfondire l’impatto generato in materia di sicurezza alimentare. L’obiettivo della ricerca è condurre un’analisi sulle principali innovazioni e best practice, per rendere più sostenibile il settore agro-alimentare, in modo che ciascun operatore della catena del valore possa apportare i propri miglioramenti.

 

EVENTI SUCCESSIVI ALLA FINE DEL PERIODO

Nel primo bimestre 2022, il fatturato consolidato dei soli prodotti mostra un valore di € 91,7 milioni, con un incremento del 45,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (€ 63,2 milioni).

Il portafoglio ordini fa segnare un nuovo valore record di €199,4 milioni, con un incremento del 123,7% rispetto al febbraio 2021.

Nel corso dei primi due mesi del 2022 il Gruppo ha annunciato le seguenti attività:

  • 31 gennaio 2022 - Conclusione di un accordo strategico con Systemair AB, per la cessione da parte di LU-VE Group della intera partecipazione (80%) in Tecnair LV, specializzate nella produzione di macchine per la climatizzazione interna di precisione di sale operatorie, data center, ecc.

Nel 2021, Tecnair LV ha registrato un fatturato pari a € 12,0 milioni con un EBITDA pari a € 1,2 milioni e una posizione finanziaria netta rettificata positiva per € 1,2 milioni.

Il corrispettivo stabilito per la transazione è € 16,2 milioni. Il contratto prevede altresì le usuali dichiarazioni e garanzie per questo tipo di operazioni internazionali. Grazie a questa intesa LU-VE Group e Systemair saranno legati da un accordo globale a lungo termine per la fornitura a Systemair di scambiatori di calore e prodotti correlati. Contemporaneamente, continueranno a sviluppare il “cross-selling” relativo alle unità di climatizzazione di precisione.

LU-VE Group proseguirà il suo impegno nel mercato dei sistemi di climatizzazione destinati ai data center, settore in rapida crescita in cui, negli ultimi anni, il Gruppo ha conseguito eccellenti risultati, grazie al suo decisivo sviluppo tecnologico. La data prevista per il closing è il 21 marzo.

  • 1° febbraio 2022 - Proposta vincolante per l’acquisto di un ramo d’azienda di Italia Wanbao ACC (Mel, Belluno), attualmente in amministrazione straordinaria. La proposta prevede la completa riconversione industriale delle attività, al fine di ampliare la produzione di scambiatori di calore statici per banchi frigoriferi, condizionamento d’aria, chiller e pompe di calore, già realizzati dal Gruppo nella fabbrica di Limana (Belluno), sede della società controllata SEST S.p.A, oltre che in altri stabilimenti del Gruppo. La proposta è condizionata al raggiungimento di accordi con tutte le parti interessate e, ove accettata, prevede nell’arco di tre anni l’assorbimento di una parte degli attuali lavoratori di WACC e investimenti complessivi nel sito per circa € 6 milioni. Con questa operazione, il Gruppo punta ad ampliare la propria base produttiva, rendendo l’attività dello stabilimento di Mel conforme e coerente con il core business del Gruppo, installandovi linee di produzione di scambiatori di calore. Inoltre, la vicinanza dei siti produttivi di Mel e di Limana permetterebbe di ottimizzare la gestione della logistica dei due stabilimenti, con la possibilità di creare un centro logistico unico, che affiancherà i poli produttivi già esistenti in Repubblica Ceca, Polonia, Russia, India e USA. Il 10 febbraio 2022, la proposta è stata accettata dal Ministero dello Sviluppo Economico e i negoziati operativi sono in corso.
  • 25 febbraio 2022 - Accordo vincolante per l’acquisizione del 75% di Refrion S.r.l. (Flumignano, Udine). Refrion è una società italiana specializzata nella produzione e commercializzazione di scambiatori di calore ad aria, con tecnologia adiabatica, che consente riduzioni dei consumi energetici, di acqua e delle emissioni sonore. Fondata nel 2002 da Daniele Stolfo, Refrion si è sempre distinta per l’innovazione dei propri prodotti, chiave del successo conseguito nei settori del condizionamento civile, dei data center, del raffreddamento di processo e della refrigerazione industriale anche grazie alla tecnologia degli scambiatori di calore con tubo ovale, di cui Refrion è stato storico precursore. Refrion è inoltre attiva anche nel campo degli scambiatori di calore per impianti nucleari e dispone di una delle camere climatiche di prova più grandi d’Europa.

Nell’esercizio 2021, il gruppo Refrion ha conseguito un fatturato consolidato di € 26 milioni, con un EBITDA rettificato di poste straordinarie di € 2,7 milioni, e un utile ante imposte e costi straordinari di € 0,6 milioni. La posizione finanziaria netta rettificata al 31 dicembre 2021 era negativa per € 8,9 milioni.

L’accordo prevede l’opzione per l’acquisto del restante 25%, esercitabile entro i prossimi cinque anni. Il corrispettivo concordato per il 75% di Refrion, è da pagare al closing ed è finanziato tramite disponibilità liquide di LU-VE Group, è pari a € 8,1 milioni, ovvero 7,35 volte l’EBITDA rettificato medio degli esercizi 2020 e 2021, al netto della posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2021. La data prevista per il closing è il 30 marzo.

 

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

Le incertezze legate alla persistenza della pandemia sono in calo, tuttavia permangono le complessità legate al mondo degli acquisti e della supply chain sia relativamente alla tensione sui prezzi di materie prime, componenti, servizi e utilities che con riferimento alla reperibilità di alcuni materiali, in particolare motori e componentistica elettronica. Il Gruppo continua a monitorate attentamente le criticità legate alle possibili difficoltà di approvvigionamento dei fornitori (italiani e internazionali) nonché alle difficoltà legate alla circolazione delle merci, utilizzando tutti gli strumenti possibili di mitigazione del rischio (in particolare la diversificazione delle forniture).

Il Gruppo segue con grande attenzione l’evoluzione della crisi tra Russia e Ucraina, che rischia di avere pesanti ripercussioni sull’economia mondiale, anche a seguito delle sanzioni già entrate in vigore o ancora in via di definizione. L’estrema diversificazione geografica delle vendite fa sì che al 31 dicembre 2021 l’esposizione del Gruppo in quest’area sia pari solamente all’8% circa in termini di fatturato e al 3% del capitale investito netto. Al 28 febbraio 2022 l’esposizione in termini di portafoglio ordini è pari al 5%.

In virtù di quanto appena descritto, lo scenario macroeconomico rimane caratterizzato da forte incertezza e quindi è estremamente difficile effettuare accurate previsioni sull’andamento degli ordini e dei risultati commerciali, economici e finanziari. Tuttavia, i “macro-trend” su cui il Gruppo ha basato e basa la propria capacità di crescita (transizione verso refrigeranti con minore impatto sull’ambiente, risparmio energetico, crescita della catena del freddo nei paesi meno sviluppati, accelerazione della digitalizzazione e sicurezza alimentare) rimangono confermati.

 

 

II. VARIAZIONE DEL CALENDARIO FINANZIARIO

A parziale rettifica del calendario finanziario già reso noto, si informa che l’Assemblea degli Azionisti per l’approvazione della Relazione Finanziaria annuale sarà posticipata al 29 aprile 2022.

Di conseguenza, conformemente a quanto previsto nelle istruzioni di Borsa Italiana, sono modificate anche la data di stacco cedola, che è posticipata a lunedì 9 maggio 2022, la record date, posticipata a martedì 10 maggio e la data di pagamento, posticipata a mercoledì 11 maggio.

III. DIVIDENDO

Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di proporre all’Assemblea degli Azionisti (che sarà convocata per il 29 aprile 2022) un dividendo lordo di € 0,35 per azione, pagabile a partire dall’11 maggio 2022, con stacco della cedola n. 7, il 9 maggio 2022 e con la c.d. record date ex art. 83-terdecies del D. Lgs. n. 58/1998 (“TUF”) il 10 maggio 2022, in conformità al calendario di Borsa Italiana.

 

IV. CONVOCAZIONE DELL’ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI

Nella riunione odierna, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di convocare l’Assemblea ordinaria della società il giorno 29 aprile 2022, in unica convocazione, per discutere e deliberare, tra l’altro, sull’approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2021, sulla destinazione del relativo utile d’esercizio e sulla distribuzione del dividendo.

Nella stessa sede, l’Assemblea sarà inoltre chiamata a:

· esprimere il proprio voto vincolante in merito alla Politica di Remunerazione per il 2022, contenuta nella Sezione I della “Relazione annuale sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti” predisposta dalla Società ai sensi dell’art. 123-ter del decreto legislativo n.58/1998 (“TUF”), e in conformità all’art. 84-quater del Regolamento Emittenti e ai relativi schemi di “disclosure”, contenuti nello Schema 7-bis di cui all’Allegato 3A al regolamento medesimo, come modificati e integrati in recepimento della Direttiva UE 2017/828 (c.d. SHRD II), nonché a esprimersi in merito ai compensi corrisposti nell’esercizio 2021 agli amministrati, ai sindaci e ai dirigenti con responsabilità strategiche in conformità alla politica di remunerazione approvata per il 2020, illustrati nella Sezione II della relazione medesima;

· deliberare in merito al rinnovo dell’autorizzazione all’acquisto e alla disposizione di azioni proprie, previa revoca di quella concessa dall’Assemblea del 27 aprile 2021.

L’avviso di convocazione dell’Assemblea e la relativa documentazione prevista dalla normativa vigente, inclusa la Relazione illustrativa del Consiglio di Amministrazione sulle materie all’ordine del giorno predisposta ai sensi dell’art. 125-ter del TUF e degli artt. 73 e 84-ter del Regolamento Consob n. 11971/1999 (“Regolamento Emittenti”), saranno depositati, nei termini previsti dalla normativa vigente, presso la sede amministrativa e messi a disposizione sul sito internet della società all’indirizzo www.luvegroup.com, sezione “Investor Relations” “Governo societario e azionisti” “Per gli azionisti” “Assemblea degli azionisti” “Assemblea 29 aprile 2022”, e sul meccanismo di stoccaggio autorizzato “eMarket Storage” all’indirizzo www.emarketstorage.com, nei termini di legge. Nel rispetto della normativa vigente, l’avviso di convocazione dell’Assemblea verrà pubblicato per estratto anche su un quotidiano nazionale.

V. PROPOSTA DI RINNOVO DELL’AUTORIZZAZIONE ASSEMBLEARE ALL’ACQUISTO E ALLA DISPOSIZIONE DI AZIONI PROPRIE

Con riferimento alla proposta di rinnovo dell’autorizzazione assembleare all’acquisto e alla disposizione di azioni proprie, previa revoca della delibera adottata dall’Assemblea degli Azionisti in data 27 aprile 2021, si precisa che le ragioni alla base dell’autorizzazione saranno dettagliatamente specificate nella suddetta Relazione Illustrativa sulle materie all’ordine del giorno, alla quale si rinvia, che sarà messa a disposizione del pubblico, unitamente all’avviso di convocazione dell’Assemblea il 29 aprile 2022, con le modalità suindicate e nei termini previsti dalla normativa vigente (ossia almeno 30 giorni prima della data dell’Assemblea).

La proposta prevede che: (i) il numero massimo di azioni acquistabili, anche in più riprese, sia pari a massime n. 2.223.436 azioni ordinarie pari al 10% del capitale sociale, e, pertanto, in misura non eccedente la quinta parte del capitale sociale della Società; (ii) l’autorizzazione all’acquisto sia valida per un periodo di 18 mesi a far tempo dalla data in cui l’Assemblea avrà adottato la relativa deliberazione, mentre la durata dell’autorizzazione alla disposizione di azioni proprie sia senza limiti temporali; (iii) il prezzo unitario di acquisto dovrà essere come minimo non inferiore del 15% (quindici per cento) e, come massimo, non superiore del 15% (quindici per cento) alla media dei prezzi ufficiali delle contrattazioni registrate sul mercato Euronext Milan nelle tre sedute precedenti l’acquisto o l’annuncio dell’operazione, a seconda delle modalità tecniche individuate dal Consiglio di Amministrazione, fermi restando gli ulteriori limiti di volta in volta derivanti dalla normativa applicabile e dalle prassi di mercato ammesse; (iv) le operazioni di acquisto potranno essere effettuate in conformità alle disposizioni di cui all’art. 5 del Reg. (UE) n.596/2014 e saranno compiute in ottemperanza all’art. 132 del TUF, all’art. 144-bis del Regolamento Emittenti, nonché eventualmente alle prassi di mercato ammesse, e in ogni caso in modo da assicurare la parità di trattamento tra gli Azionisti e il rispetto di ogni normativa applicabile, ivi comprese le norme europee (incluse, in particolare, le norme tecniche di regolamentazione adottate in attuazione del Reg. (UE) n. 596/2014).

Alla data odierna la Società detiene in portafoglio n. 28.027 azioni ordinarie proprie, pari allo 0,1261% del capitale sociale, inoltre non vi sono azioni proprie detenute per il tramite di società controllate, fiduciarie o per interposta persona.

VI. APPROVAZIONE ALTRI DOCUMENTI

Nella seduta odierna il Consiglio di Amministrazione ha inoltre approvato: (i) la Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari per l’esercizio 2021, redatta ai sensi dell’art. 123-bis del TUF e (ii) la “Relazione annuale sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti” predisposta ai sensi dell’art. 123-ter, comma 3° del TUF, comprensiva, nella Sezione I, della “Politica di Remunerazione 2022” e nella Sezione II dei compensi corrisposti nell’esercizio 2021 agli amministratori, ai sindaci e ai dirigenti con responsabilità strategiche.

Entrambe le suddette relazioni saranno depositate e messe a disposizione del pubblico – contestualmente alla Relazione Finanziaria Annuale al 31 dicembre 2021 contenente, tra l’altro, il bilancio d’esercizio e il bilancio consolidato al 31 dicembre 2021, la Relazione degli amministratori sulla gestione, le Relazioni dei Sindaci e della Società di Revisione – nei termini di legge, rispettivamente presso la sede amministrativa e sul sito internet della società all’indirizzo www.luvegroup.com, sezione “Investor Relations” “Governo societario e azionisti” “Per gli azionisti” “Assemblea degli azionisti” “Assemblea 29 aprile 2022”, nonché sul meccanismo di stoccaggio organizzato autorizzato “eMarket Storage” all’indirizzo www.emarketstorage.com

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Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari Eligio Macchi dichiara, ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza, che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili. Si allegano i prospetti di Conto Economico Riclassificato Consolidato, Stato Patrimoniale Riclassificato Consolidato e Rendiconto Finanziario Consolidato.

 

 

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Investor relations – Michele Garulli Ufficio Stampa LU-VE Group

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LU-VE Group è uno dei maggiori costruttori mondiali nel settore degli scambiatori di calore ad aria (quotato alla Borsa di Milano). Opera in diversi segmenti di mercato: refrigerazione (commerciale e industriale); raffreddamento di processo per applicazioni industriali e "power generation"; condizionamento dell'aria (civile, industriale e di precisione); porte e sistemi di chiusura in vetro per banchi e vetrine refrigerate; specchi IoT per applicazioni speciali (digital signage, cabine ascensore, camere hotel, ecc.). LU-VE Group (HQ a Uboldo, Varese) è una realtà internazionale con 16 stabilimenti produttivi in 9 diversi Paesi: Italia, Cina, Finlandia, India, Polonia, Rep. Ceca, Svezia, Russia e USA, con un network di società commerciali e uffici di rappresentanza in Europa, Asia, Medio Oriente e Nord America. Del gruppo fa parte anche una software house destinata all'ITC, allo sviluppo dei software di calcolo dei prodotti e alla digitalizzazione. Il Gruppo è forte di circa 4.200 collaboratori qualificati (di cui oltre 1.200 in Italia); 650.000 mq di superficie (di cui oltre 238.000 coperti); 3.235 mq di laboratori di Ricerca & Sviluppo; 81% della produzione esportata in 100 paesi. Fatturato oltre €490 milioni.

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Nel corso dell’esercizio non sono avvenuti cambi di perimetro.

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